Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte Ai Vicepresidenti del Consiglio Luigi di Maio e Matteo Salvini Ai Deputati e ai Senatori della Repubblica Italiana
I sottoscrittori , docenti , ATA, genitori , dirigenti scolastici e studenti italiani,avendo appreso che il Consiglio dei Ministri entro il 22 ottobre si riunirà per analizzare la legge Delega sull’ autonomia della Regione Veneto, chiedono che venga eliminata da tale provvedimento legislativo tutta la parte in materia di scuola ed istruzione ( articoli 3, 4 , 5 e 6).
Così come concepita dai nostri Padri costituenti la Scuola pubblica italiana è nazionale e non va regionalizzata. La nostra scuola è stata lo strumento principale attraverso cui si è realizzata l’unità nazionale ( ben diversa da quella territoriale).
Il sistema di istruzione italiano è nazionale e non è pensabile che possa entrare in logiche tese a frammentarne il principio cardine: il diritto allo studio per tutte e per tutti, con le stesse opportunità, dalle ALPI ALLA SICILIA come garantito dalla Carta costituzionale.
I rischi dietro l’angolo sono tanti e tutti gravi: la qualità dell’istruzione non può essere declinata secondo criteri economici e territoriali che metterebbero in pericolo la stessa libertà di insegnamento (art 33 Costituzione), arrivando addirittura a contenere la mobilità ed il reclutamento dei lavoratori della scuola solo all’interno dei confini regionali.
La scuola pubblica statale rappresenta lo strumento cardine del nostro Paese per garantire eguaglianza e libertà, è il collante indispensabile tra territori e tra generazioni. Regionalizzare la scuola significa mettere fine all’unità nazionale attraverso la disgregazione della sua istituzione più rappresentativa.
Il nostro appello non va solo ai membri del Governo ma a tutti i Deputati e i Senatori della Repubblica Italiana affinchè PROTEGGANO L’UNITA’ DEL NOSTRO PAESE CHE PASSA ATTRAVERSO LA DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA .
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