IDENTITA’ GALLESE E BREXIT

 

 

Per chi si ancora si stesse chiedendo in che modo sia potuta accadere la votazione che ha portato alla Brexit e quali possibili effetti potrà avere nel futuro prossimo ha sicuramente costituito una notevole occasione di approfondimento l’incontro tenutosi il 12 aprile scorso presso l’aula magna del Liceo Celio con Alun Gibbard. Scrittore e giornalista gallese, Gibbard si trovava in città su invito dell’associazione MondOvale per presentare il suo libro su uno degli allenatori di rugby più grandi del mondo, coach della gloriosa squadra rodigina a metà degli anni ’70: Carwyn James. In realtà la figura di questo lungimirante intellettuale, oltre che tenace sportivo, ha costituito il giusto coronamento della trattazione svolta in lingua inglese, cedendo talvolta ironicamente il passo al gallese per dimostrarne l’incomprensibilità agli attenti studenti degli indirizzi classico e linguistico, sul ruolo svolto da un Paese dalla forte identità culturale come il Galles nella programmata uscita dall’UE del Regno Unito. Il relatore, dopo aver introdotto gli elementi che rendono i ‘dragoni’ orgogliosi della loro identità nel contesto britannico, ha sottolineato, non senza una certa sorpresa, come questa porzione di territorio sia fortemente vocata a una dimensione europeista, come per altro la Scozia. Si è poi messo in luce come la decisione derivante dal referendum svoltosi il 23 giugno 2016 abbia finito per penalizzare i giovani, i quali, non avendo in larga parte espresso il loro favore alla permanenza nell’UE, convinti che il loro voto fosse ininfluente per l’esito conservativo della consultazione, rischiano ora di risentire delle conseguenze della Brexit negli anni a venire, più di quelle fasce d’età che hanno votato per il cambiamento e che tuttavia presto finiranno per non avvertirne più le conseguenze. Altro aspetto che è stato messo abilmente in luce sono i contenuti, talvolta falsi, su cui si è basato il dibattito pre-voto, che hanno finito per instillare più sfiducia e paura verso il mondo circostante di quanto fosse onesto ammettere. Ecco allora che una conclusiva quanto esemplare testimonianza è stata fornita proprio dalla figura dello sportivo che aveva portato Gibbard tra noi. Mostrando la copertina della sua opera, il giornalista ha evidenziato il simbolo riportato sulla maglia dei Lions, che per la prima volta Carwyn James ha portato a trionfare per due volte consecutive contro i temibili All Blacks. Dove risiedeva il motivo di questa epica forza? Nell’essere stato in grado di valorizzare, conoscendone e apprezzandone la cultura o la letteratura, le singole nazionalità (inglese, gallese, scozzese e irlandese) rendendole un gruppo unito e coeso. In altri termini l’incontro ci ha ricordato come solo una profonda conoscenza culturale del diverso può permetterci di dialogare per offrire quello slancio necessario ad affrontare e superare gli ostacoli che il futuro ci riserva.

Un grazie sentito ad Alun Gibbard per la generosa disponibilità e al professor Angelo Morello che lo ha accompagnato tra noi.